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Nonostante la storia del Chianti sia più antica, i confini territoriali del Chianti Classico sono stati fissati ufficialmente circa 300 anni fa, nel 1716, da Cosimo III de’Medici. Vi sono compresi unicamente 8 comuni situati tra Firenze e Siena: San Casciano Val di Pesa, Greve in Chianti, Radda in Chianti, Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Barberino di Tavarnelle, Poggibonsi e Castelnuovo Berardenga.

Setriolo

Setriolo è un podere in Castellina in Chianti di proprietà della famiglia Soderi, si estende per un totale di 13ha, di cui 3,5 di vigneti. Piccola realtà agricola a conduzione familiare che si va strutturando, grazie ad una particolare alchimia di circostanze, destini, scelte, incontri e, soprattutto, persone. A Setriolo tutto viene seguito con particolare attenzione e rispetto degli equilibri della natura, per offrire prodotti che esprimono la genuina territorialità di un' incantevole zona della Toscana.

Si presenta con un colore rubino intenso. Spiccate sensazioni olfattive di ribes e mora ed un sapore elegante e fresco. Si distinguono piacevoli ricordi del cuoio e della prugna. Sir Doc apprezza molto la schiettezza e la grande freschezza. I sorsi si alternano decisi ed eleganti con una decisa percezione di crosta di pane e gesso.

Lamole

Lamole è la culla della viticultura chiantigiana e la famiglia Socci è legata a questo fazzoletto di terra da una lunga storia che ne fa risalire la presenza fin dagli inizi dell’800! Prima Giovanni, poi il figlio Carlo, che nei primi anni del ‘900, insieme alla collaborazione e alla “fatica” del Signor Livio Piccini, nel 1924 è uno dei fondatori del Consorzio del Chianti Classico. Nei primi anni 2000 la Fattoria passa in mano all’attuale proprietario, Paolo Socci; inizia subito il restauro dei muretti a secco e quindi dei terrazzamenti che hanno sempre contraddistinto nei secoli il paesaggio di Lamole, situato a 600 metri s.l.m. I muretti a secco sono anche preziosi alleati per la maturazione dell’uva cedendo nella notte, ai pochi grappoli delle tante viti di “Sangioveto” allevate ad alberello, il calore accumulato durante il giorno. A Setriolo tutto viene seguito con particolare attenzione e rispetto degli equilibri della natura, per offrire prodotti che esprimono la genuina territorialità di un' incantevole zona della Toscana.

Si presenta vestito di un rosso mattone. Eleganti sensazioni olfattive di mora e cigliegia il palato viene avvolto da leggere note di buccia di arancia e tabacco. Fresco e deciso Sir Doc ne apprezza la sincera muscolarità supportata da una grande freschezza e decisione.

Monterotondo

Azienda agricola e antica casa colonica risalente all’anno 1056, è ubicata nel cuore del Chianti storico, nel comune di Gaiole in Chianti ad una altitudine di 560 metri s.l.m., i vigneti, poco meno di 4 ettari, si estendono fino quasi a 600! L'azienda viene costituita nel 1959 per volere del nonno di Saverio Basagni, attuale viticoltore. Dalla metà degli anni novanta, Saverio e sua moglie Fabiana hanno deciso di fare di Monterotondo la loro vita trasferendosi da Firenze, loro città natia. Hanno ripristinato tutti i vigneti, ormai vecchi e non più adatti a produrre vino di qualità, i quali attualmente sono tutti iscritti per la produzione di Chianti Classico; la maggior parte di essi coltivati a Sangiovese

Si presenta con un colore rubino acceso. Tipiche note olfattive di visciola, pepe nero e noce moscata. In bocca si avvertono note di mora, tabacco e prugna. Sir Doc ne apprezza il gusto deciso e schietto con un tannino marcato.

Castello di cacchiano

Il Castello di Cacchiano, situato nel cuore del Chianti, fu fondato nel X secolo dalla famiglia Ricasoli. Da più di 1000 anni i Ricasoli, la cui prestigiosa nobiltà feudale di origine longobarda risale all’epoca di Carlo Magno, ne sono proprietari. Le origini del castello si collocano in età romana; durante tutto il medioevo il Castello, ubicato in territorio fiorentino, svolse quale fortilizio, unitamente al vicino Castello di Brolio, anch’esso di proprietà Ricasoli, un ruolo centrale nella difesa del territorio dagli assalti condotti dai senesi e dai loro alleati e, successivamente, dagli aragonesi. Dopo una secolare attività vitivinicola della famiglia, l’azienda “moderna”, con il marchio “Castello di Cacchiano”, prende avvio nel 1974 quando la proprietà viene ereditata dalla N.D. Elisabetta dei Conti Balbi Valier, vedova del Barone Alberto Ricasoli-Firidolfi, padre di Giovanni, l’attuale proprietario.

Si presenta con un colore rosso mattone. Tipiche note olfattive di lamponi e ribes. In bocca si avvertono leggere sensazioni di cuoio supportate da decise percezioni di tabacco prugna liquirizia. Sir Doc ne apprezza l'invidiabile acidità.

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